Monastero S. Nicolò - Osimo (AN)

Il Segno della Croce

QUELLA PORTA PER ACCEDERE AL CIELO

Con il segno della Croce
riconosciamo Dio nostro Padre rimettendoci alla Sua divina Paternità che è Amore Infinito, dono perenne di vita, Provvidenza e Misericordia senza limiti.

Con il segno della Croce confermiamo la nostra fede in Cristo Gesù nostro Salvatore che ci ha redenti con il sacrificio della Croce. Sotto le sue braccia spalancate troviamo ri fugio e sostegno per il nostro cammino.

Con il segno della Croce ci immettiamo nell’insondabile mistero della vita trinitaria da cui ci viene ogni bene e in cui è riposto il senso e il fine del nostro esistere. Confermiamo in tal modo Dio quale unica nostra fondata speranza.

Fai bene il segno della Croce: 

+ indicando la fronte consacra al Padre la tua mente,
+ indicando il tuo cuore consacra al Figlio i tuoi sentimenti,
+ indicando le spalle consacra allo Spirito Santo il tuo agire nella vigilanza e nell’amore.


NON UN GESTO ABITUDINARIO

Il segno della croce è un atto di estrema importanza con cui noi aderiamo con tutta la nostra persona a Dio che in Cristo si è rivelato e nello Spirito Santo agisce donandoci la grazia.

La nostra salvezza ci viene dalla Croce in cui Cristo Gesù, il Signore della vita, si è immolato vittima per i nostri peccati. Allo stesso modo la nostra redenzione si fonda sul mistero pasquale di Cristo. Il segno della Croce è una professione di fede. Le parole che accompagnano tale segno confessano la nostra fede nel Dio trino, fonte e culmine della nostra vita.

Quando, dunque, diciamo: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, tracciando su di noi la croce, apriamo a Dio il nostro cuore con la fiducia grata e gioiosa di essere suoi figli.


LA TRINITA': PERFETTA COMUNIONE

Il mistero della Santissima Trinità è al centro della fede e della vita cristiana. È un mistero che non può essere compreso dal nostro intelletto. Tuttavia Dio si rivela all’uomo in un modo comprensibile: con il volto dell’Amore.

L’Incarnazione del Figlio ci mostra che l’attività divina è mossa dall’Amore. Dio è Amore ed è quindi l’amore divino a muovere la dinamica trinitaria. Da Dio Padre, prima Persona della Trinità divina, procede il Figlio e da Lui lo Spirito Santo.

S. Tommaso D’Aquino ci spiega che lo Spirito Santo, che è Dio Amore, procede dal Padre mediante il Figlio per una spinta “come di un vento che spira”. Tale è la dinamica trinitaria.

“Per noi uomini la Trinità è l’origine, il sostegno, la direzione e la meta del nostro cammino. Siamo creati a Sua immagine e chiamati a partecipare alla Sua vita d’amore… La trinità è il mistero di Dio, ma è anche il segreto più profondo della vita dell’uomo”. (cfr. CEI “La Verità vi farà liberi” 348-349)

Con il segno della croce noi ci immettiamo nella verità della vita divina, entriamo in comunione con Dio, ci disponiamo ad accoglierlo nei nostri cuori e a ricevere i doni dello Spirito Santo per mezzo di Cristo nostro Redentore.


NEL NOME DEL PADRE

Il segno della croce è il segno distintivo dei figli di Dio.

Dio, pur restando invisibile, parla all’uomo che lo cerca con cuore sincero. Gli rivela la sua Presenza attraverso l’intimo richiamo alla verità del Suo amore e gli eventi nel tempo.

La paternità divina copre della sua Presenza e della sua azione tutta la terra. Essa è verità profonda e indefettibile, che inquieta nell’intimo chi vuole negarla e attira segretamente chi la teme.

Ma può mai temersi Dio, che è Padre? Siamo figli dell’Autore della vita, amati da lui con amore perfetto.

“Occorre lasciar fare a Dio,- raccomandava San Vincenzo De Paoli alle Figlie della Carità - perché Egli è nostro Padre… E’ un cattivo consiglio quello di ritirarci dalle braccia della sua Provvidenza per prendere la guida di noi stessi, poiché non possiamo avere un buon pensiero se Dio non ce lo dà".  


...E DEL FIGLIO

Dio, sommo Bene, si è reso accessibile agli uomini attraverso Gesù Cristo. In Cristo Dio Padre si rivela e comunica Se stesso agli uomini.

Essendo nel Figlio l’essenza del Padre, il Padre è nel Figlio e il Figlio è nel Padre. Entrambi hanno la stessa perfezione della loro natura divina e la stessa potenza.

Cristo, nostro Redentore, è il Signore della vita. Nella sua umanità è la pienezza della creazione. In Lui, vero Dio e vero Uomo, sono resi a noi visibili gli attributi di Dio. In Lui abbiamo conosciuto il bene in modo eminente.

La nostra salvezza ci viene da Cristo, Via Verità e Vita, che ci ha mostrato la vera bontà, indicandone la sorgente in Dio. Permanendo in Lui, riusciremo a non smarrire la via della bontà, l’unica che può farci star bene. E, se questa via passa dalla croce, noi fissando lo sguardo alle braccia spalancate di Cristo su quel Legno, saremo da Lui stesso sollevati e accompagnati alla risurrezione finale.

Affermava Santa Rosa da Lima: “Al di fuori della Croce non vi è altra scala per salire al cielo".  


...E  DELLO SPIRITO SANTO

“Amandosi il Padre e il Figlio,
procede la Persona dello Spirito Santo,
così come si dice che l’albero fiorisce di fiori.”
(S. Tommaso D’Aquino)

La Scrittura ci spiega che chi rende gloria al Padre lo fa per il Figlio nello Spirito Santo. Così noi seguiamo Cristo attirati dal Padre e guidati dallo Spirito.

"Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, perché rimanga con voi per sempre… Il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto." (Gv 14, 16; 26)

Se ci manteniamo umilmente esposti all’azione dello Spirito, la nostra vita diventa più semplice e i nostri rapporti umani più facili e armoniosi.

Quando dimentichiamo la nostra debolezza e piccolezza, diventiamo inquieti e insofferenti. Ma appena ce ne ricordiamo e ci sottomettiamo a Dio, recuperiamo la nostra identità di figli e il nostro cuore si dispone a ricevere il saggio consiglio dell’amore.

Il segno della Croce fatto con cuore sincero attua nel nostro intimo questa benefica trasformazione.

 “Lo spirito di Dio - afferma Von Hugel - prima crea, poi sostiene e stimola il nostro spirito”.


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