Monastero S. Nicolò - Osimo (AN)

Ma chi è Chiara?

Così la descrive Tommaso da Celano: "Nobile di nascita, più nobile per grazia; vergine nel corpo, purissima nello spirito; giovane di età, matura per saggezza; costante nel proposito, ardente ed entusiasta nell'amore a Dio; piena di sapienza e di umiltà; chiara di nome, più chiara per vita; chiarissima per virtù."

La figura di Chiara d’Assisi, a motivo del rigore che si è imposta su se stessa e delle scelte radicali di vita sulla scia di Francesco, il Poverello di Assisi, spaventa a prima vista. Il suo stile di vita non ci incoraggia ad imitarla. Ma se entriamo dentro il senso profondo delle sue convinzioni e ci avviciniamo al suo cuore e ai forti sentimenti che lo impressero, allora capiamo il significato delle sue determinazioni e ci lasciamo piacevolmente prendere dal fascino della sua personalità.



Chiara e la sua corsa verso Dio

Chiara corre verso di Lui con il cuore infiammato d’amore e tra scina in questo amore, che salve e redime, tutto ciò che tocca, pensa, vede e per cui piange e gioisce.

È un’avventura fra sogno e realtà ripercorrere la vita di Santa Chia ra rivivendo il suo entusiasmo, la sua esultanza, la sua risolutezza di donna, innamorata di Cristo. Chiara ci dimostra che noi, quali figli, non possiamo non rispondere a Dio se non con SENTIMENTI ACCESI DI FIDUCIA E DI SPERANZA.

Sono proprio questi sentimenti ad animare una corrispondenza d’amore eterno. Il VIGORE, che animò lo spirito di Chiara, in tutta la sua vita di donna consacrata, parla con chiarezza di quanto Dio rende visibile la sua azione nella storia attraverso le anime che in Lui credono incondiziona tamente e a Lui si affidano con cuore sincero.

Che meraviglia è la vita di queste anime! Passano da questa terra lasciando un solco indelebile.

Chiara va da Francesco, conquistata dalla sua radicale scelta di vita evangelica. Vi vede tutto lo splendore di una risposta vera, seria e felice alle esortazioni di Cristo. Nasce così il Secondo Ordine francescano, contemporaneamente o quasi al Primo Ordine.

E' il medesimo Spirito a donare l'unico carisma francescano. Chiara vive la stessa esperienza di fede e di vita evangelica, in una dimensione complementare a quella di Francesco. Una è la vocazione francescana: rivivere Cristo. E per rivivere interamente Cristo quaggiù, nel suo essere totalmente per il Padre e per gli uomini, occorre amare, insieme, Francesco e Chiara. Chiara, nella contemplazione e nell'ascolto assiduo della Parola, Francesco, nella vita attiva di testimonianza della Parola. 

Chiara conta sull'efficacia, per se stessa e per il mondo, del sodalizio fra il Creatore e la creatura da Lui fatta a sua somiglianza. La vita di Chiara e di chi la segue in questo cammino è tutta un'offerta al Redentore in continua orazione e canto di cuore.


L'apertura all'intera umanità

 

Chiara, nascosta nel Cuore di Cristo, impersona la massima apertura all’in tera umanità. Sembra proprio che Cristo l’abbia invitata ad amare il mondo insieme a Lui, stretti insieme nel fuoco ardente dell’amore che tutto si dona. E Chiara, infuocata di questo amore, non può stare senza donarsi; donarsi inte ramente per tutto il tempo che le è dato da vivere, in cui ogni istante è contem plazione d’amore.

L’AMORE CONTEMPLATO investe Chiara totalmente di Sé. Chiara, inebriata nell’intimo, fa convergere ogni stato e ogni pensiero in questo amore. Fa proprio il sacrificio del Redentore. La sua preghiera, li berata dagli ostacoli delle cose del tempo, diventa a sua volta liberante per tut ti coloro a cui, per mezzo di Cristo, arriva il suo abbraccio di donna, madre e sorella. Di questa sua attività liberante e sanante in Cristo e per i meriti di Cristo, ci vengono offerti dalla divina bontà molti segni.

Innumerevoli sono i miracoli ottenuti per sua intercessione: quello noto a tutti dell’allontanamento dei Saraceni, prima dal monastero e poi dalla città, i numerosi miracoli di guarigione sui bambini e sugli adulti, la moltiplicazione del pane e dell’olio a San Damiano e tanti altri riportati nel processo di canonizzazione.

Aumentano le sorelle, si ingrossa, scorre e si estende in innumerevoli rivoli di bene e di pace il fiume della risposta femminile al Vangelo sulla scia di Francesco, che continua a incoraggiarle, ripetendo loro: “Grandi cose abbiamo promesso noi a Dio, ma più grandi ne ha promesso Lui a noi, manteniamo queste e avremo quelle”.


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